Variabili
“Che sia essa una trasformazione energetica o digitale, il presente ci impone di cambiare. Per non farci trovare impreparati, ho disegnato la mia mappa”.
Sfogliando una Enciclopedia Treccani, Paolo Gallo si imbatte nel termine “variabile”: questo sta ad indicare qualcosa di incostante, che cambia in modo più o meno prevedibile. La pandemia, ad esempio, può essere descritta come una variabile imprevedibile che ha segnato e influenzato le vite di tutti in differenti modi.
Anche la trasformazione digitale racchiude in sé un numero elevatissimo di variabili, in quanto la strada da percorrere è diversa per ogni azienda che decide di iniziare questo viaggio ormai imprescindibile: gli step cambiano a seconda del settore, dei modelli di business, dei processi, delle risorse umane e della cultura organizzativa. Per Italgas, come spiega Paolo Gallo nel suo “Diario di volo”, il processo di transizione digitale si sviluppa lungo tre direttrici fondamentali: gli asset fisici, i processi organizzativi e le persone. In questo contesto, l’applicazione WorkOnSite, nata nella Digital Factory del Gruppo, è stata probabilmente l’esempio più efficace e significativo del ruolo strategico che gioca la digitalizzazione: uno strumento nato un soffio prima dello scoppio della pandemia in grado di garantire rapidità, sicurezza ed efficienza nella verifica da remoto della conformità e dello stato di avanzamento dei cantieri. Una app che ha permesso di limitare gli spostamenti e far riprendere in totale sicurezza l’esecuzione dei lavori sul territorio.
“WorkOnSite è uno dei più grandi successi della Digital Factory. E il suo successo è stato decretato anche dalla grande tempestività con cui è stato implementato nei nostri processi.”
La tecnologia Cavity Ring-Down Spectroscopy fa parte del cammino verso la digitalizzazione di Italgas: è il frutto della riuscita collaborazione tra la startup californiana Picarro e il Gruppo guidato da Paolo Gallo. Questo sistema ha contribuito a limitare le emissioni fuggitive, portandole rapidamente allo 0,1 percento del gas vettoriato. Si punta a ridurre del 34% emissioni Scope 1 e 2 market-based entro il 2028, senza mai perdere di vista l’altro grande obiettivo: rendere la rete sempre più sicura grazie a interventi di manutenzione che sfruttino tecnologie innovative come quella creata da Picarro.
Torino, Roma, Venezia: queste tecnologie sono state applicate in contesti urbani peculiari e differenti, caratterizzati da variabili profondamente diverse l’una dall’altra. La chiave sta nel procedere spediti lungo la via dell’innovazione, così da non farsi trovare impreparati anche davanti ad accadimenti ed esigenze difficili da prevedere.