Network

“Le organizzazioni non sono isole, devono imparare a collaborare con altre strutture simili. È necessario superare il concetto di individualismo aziendale, aprendosi maggiormente a collaborazioni, alleanze strategiche, fusioni o joint venture. Il fine comune è l’innovazione”.

Ciao

In una precedente esperienza professionale, Paolo Gallo ha preso parte alla realizzazione di una centrale elettrica: la costruzione della struttura, in Brasile, aveva suscitato nell’autore di “Diario di Volo” una grande emozione. Veder sorgere qualcosa di nuovo è sempre un’esperienza arricchente, soprattutto se si tratta del frutto di un lavoro di squadra.

Insieme si arriva più lontano: il concetto di “network” (rete) è ben radicato anche in Italgas, la prima società di distribuzione del gas in Italia e la terza in Europa. Per raggiungere le scuole, le case e le attività produttive serve un grande lavoro di team che coinvolge asset materiali e immateriali, tra persone, infrastrutture e processi. Alla fine il risultato sembra una magia: accendere il gas o farsi una doccia calda è il risultato di un insieme di rete e impianti efficiente e sicuro. Il pronto intervento, per far fronte a eventuali emergenze, e il costante miglioramento dell’infrastruttura garantiscono continuità ed economicità al sistema.

Oggi, il network di Italgas in Italia si estende per oltre 74.000 chilometri, circa 81.000 contando anche l’estensione dell’infrastruttura in Grecia, dove il Gruppo nell’agosto del 2022 ha acquisito il principale player della distribuzione del gas. Lungo la rete, circa 8 milioni di contatori intelligenti –  smart meter – segnano la presenza delle attività che fruiscono dei servizi offerti dal Gruppo. Questa rete connette più di 2.000 Comuni tra Italia e Grecia, nei quali vengono distribuiti mediamente ogni anno oltre 8 miliardi di metri cubi di gas. Dietro a questo grande lavoro c’è la tecnologia, ma ci sono anche quattromila persone che collaborano silenziosamente per raggiungere risultati e obiettivi sempre più sfidanti.

Di recente, Italgas ha concluso anche l’acquisizione delle attività idriche italiane di Veolia, raggiungendo la cifra di 6,2 milioni di clienti nel settore idrico. Insieme con i fondi del Pnrr si punta a digitalizzare la rete idrica, portando il modello virtuoso di Italgas. Servono investimenti sull’infrastruttura, così da ridurre le perdite: sono in arrivo 160 milioni nel prossimo triennio, rivolti proprio a questo obiettivo. Anche questo è fare rete: mettere risorse, competenze e tecnologie al servizio di progetti virtuosi.

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“Non ci facciamo caso perché è parte integrante della nostra quotidianità, ma c’è un grande lavoro dietro semplici gesti come accendere un fornello per cucinare, aprire un rubinetto per farsi una doccia calda o accendere il riscaldamento ai primi freddi”.

Lo spirito di gruppo e la collaborazione tra le persone è un asset fondamentale per Italgas: per unire presente e futuro è nato un network di memoria chiamato “Heritage Lab”, un archivio storico e museo laboratorio che contiene un patrimonio inestimabile, inevitabilmente intrecciato con lo sviluppo del Paese e l’evoluzione tecnologica nel settore energetico. L’Heritage Lab raccoglie i circa  200 anni di storia dell’azienda, un lavoro costante da sempre improntato all’innovazione. Grazie alla realtà virtuale e alla scansione 3D di numerosi oggetti, si è venuto a creare un bacino di big data dal grande valore, a disposizione di tutti gli interessati che si tratti di studiosi, ricercatori o appassionati. Fare rete significa anche trovare queste soluzioni per unire passato e presente, col fine ultimo di diffondere expertise e saperi e creare nuove applicazioni per il futuro.