Futuro

“Abbiamo costruito un’arca in un periodo di sole e mare calmo e ne abbiamo tratto beneficio quando è scoppiato il diluvio”

Ciao

Con “futuro”, generalmente, si intende qualcosa che deve ancora avvenire. Se decliniamo il termine nell’ambito della vita di un’azienda, il futuro diventa qualcosa che viene creato giorno per giorno, adattandosi alle evoluzioni ambientali e di contesto. Deriva da un lavoro quotidiano.

Paolo Gallo conclude il suo “Diario di volo” con una riflessione su quanto è stato fatto e su quanto si continuerà a fare, racchiudendo null’ultimo capitolo l’essenza del libro stesso: l’obiettivo è proseguire nella costruzione di una cultura digitale in grado di evolvere senza sosta, adattandosi alle esigenze quotidiane e cambiandole al contempo.

Nel 2020, un anno difficilissimo, è stato necessario uscire dalla comfort zone: in Italgas il processo era già stato avviato. I servizi sono stati garantiti con successo e l’operatività portata avanti in sicurezza. Un risultato di cui andare fieri, derivante dall’esperienza acquisita e dal coraggio di guardare avanti.

“Un’azienda che acquisisce capacità e know-how in sintonia con la contemporaneità deve essere anche consapevole della rapida obsolescenza delle stesse davanti a un processo di trasformazione. La soluzione passa attraverso l’apprendimento continuo, un team variegato e il vivere in modo consapevole all’interno di un ecosistema aziendale digitale” Per cambiare, è necessario agire su diversi fronti: asset fisici, processi e persone rappresentano le direttrici sulle quali muoversi per puntare alla digitalizzazione e, per il suo tramite, alla sostenibilità. In merito a quest’ultima in particolare, l’Onu richiama l’attenzione su tre elementi fondamentali: la gravità della situazione, la responsabilità dell’attività umana e i crescenti costi del non agire. Partendo da queste direttive, Italgas punta ad alzare ancora l’asticella.

Oggi Italgas lavora per ridurre del trentaquattro percento le emissioni di CO2 e del ventisette percento i consumi di energia al 2028 (42 e 33 per cento al 2030). Si tratta di un obiettivo sfidante, che permetterà di arrivare in anticipo rispetto ai target fissati dall’UE, facendo meglio. Per avere successo è fondamentale coinvolgere le persone. I dipendenti, con la loro esperienza e la consapevolezza maturata, possono fare la differenza. Bisogna inoltre considerare i giovani, che oggi arrivano alla vita adulta con una sensibilità più spiccata: non si può non agire, non è sostenibile nemmeno dal punto di vista economico. La sostenibilità non è una moda, men che meno un trend del momento, ma va realizzata nel concreto. Per questo Italgas lavora per rendere il proprio ecosistema aziendale sempre più coerente e attraente per nuove e vecchie generazioni. Da questa consapevolezza nascono iniziative virtuose, come racconta Paolo Gallo nel suo “Diario di Volo”: la Digital Factory, l’adozione di un ecosistema digitale all’avanguardia e l’impegno nella formazione dei dipendenti.

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“Sono convinto che audacia, coraggio e un pizzico di irrazionalità siano la benzina necessaria per mettere in moto la mente di un leader. Solo così è possibile plasmare qualcosa che non solo non esiste ancora, ma non si sa nemmeno che forma debba avere per rispondere alle domande del futuro”.